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Cod Art 0337 | Rev 00 | Data 14 Ott 2010 | Autore: Alberto d'Este

 

   

PUERTO GALERA, IL PARADISO DELLE MACRO

Banco di pesci da Puerto Galera

A nord della grande Isola di Mindoro, Puerto Galera, che significa il Porto dei Galeoni, dava rifugio alle navi spagnole (galeoni appunto) durante le mareggiate e dopo le lunghe navigazioni. Situata nell’arcipelago filippino è considerato a ragione uno dei porti naturali più belli. Il paesaggio che si presenta arrivando con la barca è caratterizzato da lunghe spiagge bianche che si estendono per svariati chilometri e una rilevante area montuosa che colpisce per la lussureggiante flora e dallo sgargiante e predominante color verde. Questa particolare conformazione geografica rende Puerto Galera una destinazione particolarmente gradita ai subacquei di tutto il mondo.
Personalmente ho visitato le Filippine tre volte e in diversi periodi dell’anno; questa è la zona che, per la trasparenza dell’acqua (in alcuni periodi dell’anno) e la varietà delle specie che si possono ammirare ed anche per i colori, la preferisco di gran lunga ad altre zone che ho visitato in questo paese. Quello che colpisce del mare filippino è la biodiversità; a seconda dell’isola e del periodo scelto si possono ammirare anche il pelagico, comprese le mante e gli squali balena. Personalmente l’unico squalo balena l’ho visto al mercato del di Moal Bohol – Isola di Sebu – tagliato a tranci come un enorme tonno! Pertanto, chi cerca esclusivamente i grandi pesci pelagici e l’acqua cristallina, meglio che cambi destinazione. Per il resto questo è uno dei mari più ricchi e rigogliosi in assoluto di specie marine, per fare un esempio vivono oltre 400 specie di coralli. Ma il pezzo forte delle Filippine sono gli invertebrati. Si possono ammirare decine e decine di specie diverse di nudibranchi, cavallucci marini pigmei ed altre minuscole forme di vita marine. Particolarmente interessante in questa zona è San José dove, sulla spiaggia di Sando Beach, le tartarughe depongono le uova.
La migliore sistemazione in quest’isola è certamente l’Atlantis Dive Resort, costruita in stile ispano-messicano è situato in posizione panoramica, essendo composto di due strutture della quale, quella del diving, si affaccia direttamente sul mare. Una precisazione è d’obbligo: in questa zona non c’è spiaggia e la marea erode ogni giorno quel poco che emerge durante le ore di bassa marea, quindi sconsiglio questo posto a chi viaggia in compagnia di non subacquei. Mentre la vita, anche notturna, è caratteristica del luogo, dove nel retro del lungomare, tra miriadi di intricatissimi viottoli, si trovano decine e decine di bar, night club, lap dance e ristoranti di ogni paese e cultura. I siti di immersione distano solitamente tra i cinque e i quindici minuti di barca dal resort; i principali sono: Coral Garden, Verde Island, Wreek Point, Canyon e Shark Cave. Ci si può immergere tutto l’anno in quanto la temperatura dell’acqua difficilmente scende sotto i 23° (d’inverno), pertanto consiglio una muta da 3 millimetri da aprile ad ottobre e da 5 mm da novembre a marzo. Le bombole sono da 12 litri con entrambi gli attacchi, consiglio di portarsi l’adattatore; il nitrox è fornito con un piccolo supplemento e, per i “dannati” c’è anche il trimix. Temperatura dell’aria è tra i 27/30° d’inverno e tra i 32/35° d’estate.

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